Via libera alla nuova legge sulla disabilità

Approvato a larghissima maggioranza il ddl che punta al riordino dei servizi sociosanitari in materia

Via libera alla nuova legge sulla disabilità

“Attraverso questo voto, l’Aula scolpisce uno degli atti importanti di questa legislatura, dando vita a una misura attesa da anni e a disposizione della comunità. Tutte le cose possono essere fatte sicuramente meglio, ma il meglio è sempre nemico del bene. Abbiamo fatto un lavoro importante e oggi assumiamo la migliore decisione possibile, ulteriore punto di arrivo e di partenza al tempo stesso, declinando una norma dinamica. Sarà compito delle Istituzioni quello di vigilarla, seguirla, accompagnarla e sostenerla, componendo tutte le diverse esigenze, gli interessi e anche i pregiudizi”.

Questo il commento in Consiglio regionale del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, in fase di approvazione a larghissima maggioranza (astenuto Furio Honsell, Open Fvg) del disegno di legge 173, relativo agli interventi a favore delle persone con disabilità e al riordino dei servizi sociosanitari in materia.

L’espressione da parte dell’Assemblea legislativa ha fatto seguito a una lunga discussione conseguente all’illustrazione dei numerosissimi emendamenti, caratterizzata da un clima di collaborazione sinergica, emersa anche alla luce delle numerose istanze spontaneamente ritirate in corso d’opera dai rispettivi promotori in quanto spesso contenute in altre sezioni dell’articolato. Bocciate, comunque, 8 istanze di Honsell (più 4 ritirate) e 5 di Mariagrazia Santoro del Pd (ben 13 i suoi ritiri).

Via libera, oltre agli otto di derivazione giuntale, a svariati emendamenti proposti da entrambi i versanti dell’emiciclo di piazza Oberdan. Il pentastellato Andrea Ussai è stato infatti premiato in merito a una formulazione più aderente della definizione di disabilità contenta nella convenzione Onu, alla promozione del principio di parità di trattamento e di non discriminazione, alla piena inclusione lavorativa e alle misure di accomodamento ragionevole, all’adeguamento nelle stazioni degli autobus degli standard minimi legati ai diritti dei passeggeri, alla valorizzazione dei mediatori e degli interpreti culturali, nonché alla collaborazione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità con quello del Mercato del lavoro per un monitoraggio specifico.

Ok alla dem Santoro sui contributi alle Ater per interventi specifici sull’edilizia residenziale pubblica, sull’integrazione dei fondi per l’abitare sociale e verso percorsi di autonomia abitativa, sul coinvolgimento della Commissione competente in svariate situazioni, sulla promozione nelle università e negli enti di formazione di percorsi formativi per il personale socio-sanitario sulla comunicazione aumentativa alternativa e sulle indicazioni ai Comuni attraverso i Piani attuativi annuali dei Piani di Zona.

Emanuele Zanon (Regione Futura) e Ivo Moras (Lega) hanno invece ottenuto l’inserimento nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti di specifiche clausole che, in coerenza con le norme europee, operino nei meccanismi premiali anche per la progressione verticale dei disabili.

L’Esecutivo, dal canto suo, ha infine aggiunto al testo di partenza il sostegno alle attività di consulenza, orientamento e informazione (anche tramite individuazione di centri di riferimento per ottenere uniformità su tutto il territorio regionale). I Servizi di integrazione lavorativa (Sil) realizzeranno gli interventi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi finalizzati all’acquisizione di competenze e al potenziamento delle abilità, promuovendo e realizzando l’inclusione sociale, mentre spetta alla Regione il compito di esercitare le attività di programmazione, progettazione e gestione degli interventi relativi al governo del sistema sanitario, sociosanitario e sociale. In termini organizzativi, la Direzione centrale competente si avvale della struttura operativa complessa area Welfare di Comunità dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina (Asugi).

Riccardi, prima di congedarsi, ha ricordato “lo sforzo molto importante esercitato da numerose figure attraverso 35 incontri, 60 versioni della norma e le proficue audizioni. I Comuni rimangono un pilastro indiscutibile di questa partita, autentica sentinella sui territori”.

Significative anche le dichiarazioni di voto che, a parte Honsell (“Condivido i principi, ma non sono ottimista sugli effetti di questi articoli”), hanno impegnato anche la forzista Mara Piccin (“Si delinea un orizzonte ampio verso una dimensione di maggior autonomia, attraverso un passaggio concreto che unisce cronicità, disabilità socialità e lavoro: quattro sfere complementari e fondamentali”).

Moras, uno dei relatori per la Maggioranza, ha evidenziato che “tutti hanno voluto condividere, anche quella parte di Opposizione costruttiva e disposta a un confronto leale a vantaggio di una norma che porterà benefici incisivi”. Ussai, altro relatore, ha quindi parlato di “punto di arrivo e di partenza, partecipato nella stesura e poi anche dall’Aula. Questi principi importanti ora dovranno essere attuati, perché sono ancora troppe le barriere che limitano la partecipazione”.

Santoro, infine, ha invitato a “guardare avanti. Esprimo grande soddisfazione perché certi passaggi, prima esclusi, sono stati poi introdotti con alcuni approfondimenti che hanno accolto anche i nostri emendamenti. Era doveroso esprimere un parere positivo”.

Prima del voto sono stati promossi tutti i 5 ordini del giorno presentati dai consiglieri e firmati dai dem Santoro (2), Nicola Conficoni e Roberto Cosolini, nonché il leghista Elia Miani. Questi i temi: l’adeguamento funzionale delle abitazioni civili alle esigenze specifiche, le modalità di attuazione relative al passaggio di competenze tra Comuni e aziende sanitarie, le risorse da destinare ai Comuni per la creazione di parchi giochi inclusivi, il sostegno per le cure e la terapia da sostenere obbligatoriamente all’estero in favore di soggetti affetti da patologie che determinano mancanza di autosufficienza, nonché le nuove linee guida ai Comuni per l’aggiornamento puntuale dei Piani di Zona alla luce della nuova legge.

Fonte: ilFriuli.it

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