Melanomi, le differenze contano

L’iniziativa nazionale promossa da Novartis venerdì 8 fa tappa a Udine

Melanomi, le differenze contano

E’ il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni con un’incidenza nella popolazione che nel tempo è aumentata fino a sfiorare la soglia dei 14 mila casi nel 2017. Stiamo parlando del melanoma, una patologia di cui esistono diversi sottotipi, ciascuno con caratteristiche differenti. Ed è anche per questo che i pazienti chiedono di avere una maggiore chiarezza di informazione necessaria per affrontare la malattia.

Proprio per andare incontro alle esigenze di conoscenza dei pazienti affetti da melanoma e delle loro famiglie, torna il progetto ‘Melanomi, le differenze contano’, il ciclo di incontri aperto a tutti, promosso da Novartis con il patrocinio di Imi – Intergruppo Melanoma Italiano: l’8 giugno la quarta tappa prevede la presenza del gruppo multidisciplinare dell’Azienda Universitaria Integrata di Udine.

Partito nel 2016, il progetto ha finora coinvolto 13 centri ospedalieri in tutta Italia e visto la partecipazione di oltre 700 tra pazienti e care-givers.

“In Friuli Venezia Giulia si stima che i casi di melanoma cutaneo siano circa 300 l’anno con una leggera prevalenza nel sesso maschile”, afferma Alessandro Minisini, Dipartimento di Oncologia, Azienda Universitaria Integrata di Udine. “Per questo è molto importante per i pazienti avere un’adeguata consapevolezza riguardo alla malattia, ai percorsi diagnostici e terapeutici per affrontare una situazione che all’inizio può presentare non poche difficoltà. In questi ultimi anni sono stati fatti numerosi progressi nella cura di questa neoplasia ed è, quindi, necessaria una divulgazione scientificamente corretta che si basi su uno scambio diretto con i professionisti e non sulla ricerca autonoma in rete di notizie sanitarie”.

“Non tutti i pazienti, al momento della diagnosi, conoscono la malattia e le diverse possibilità di trattamento”, sottolinea Giovanna Niero, rappresentante di A.I.Ma.Me. (Associazione Italiana Malati di Melanoma). “La sola parola melanoma trasmette un senso di inquietudine e paura, ma spesso all’inizio non si ha davvero consapevolezza della propria malattia. E, se non si conosce la patologia, non si possono nemmeno attuare le strategie migliori per combatterla. Gli incontri con i medici sono uno strumento prezioso per raggiungere quello che da sempre è anche l’obiettivo dell’Associazione: far conoscere la malattia per smettere di averne paura”.

“Per il nostro gruppo multidisciplinare, che nell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine si occupa di melanoma e altre neoplasie cutanee, questo progetto ha rappresentato un’opportunità per incrementare il nostro dialogo con la popolazione. Crediamo che incontrare i pazienti e tutta la popolazione, al di fuori del contesto ospedaliero, possa stimolare e incrementare l’alleanza terapeutica”, conclude Minisini.

Molto apprezzato durante le scorse edizioni, anche quest’anno durante gli incontri sarà presente uno street artist, che raccoglierà le tematiche emerse durante la discussione, conferendo loro l’originalità e l’immediatezza della veste grafica. Un ulteriore strumento messo a disposizione dal progetto è l’app Melanomi, disponibile su Play Store e App Store: un alleato digitale pensato per essere ancora più vicino ai pazienti, che raccoglie le informazioni sulla malattia, gli stili di vita e i bisogni psicologici emersi durante gli incontri con i medici.

Fonte: il Friuli.it

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